Nei paragrafi precedenti abbiamo incontrato diversi tipi di “modelli”: il modello ingressi-uscite (usato per rappresentare ingressi, uscite e confini di un sistema), il modello predittivo (che consente di determinare le uscite del sistema in base agli ingressi), il modello matematico (un caso particolare di modello predittivo, per i sistemi di tipo numerico), il modello a blocchi (usato per rappresentare la scomposizione del sistema in sottosistemi).
Nella teoria dei sistemi la parola "modello" viene usata con un significato particolare, differente dall'uso comune.
Si definisce modello una
rappresentazione astratta, semplificata e operativa di un
sistema o delle sue parti, utile per lo studio del sistema
stesso.
In sostanza un modello è qualunque schema, grafico,
disegno, formula che consenta di rappresentare un sistema e di studiarlo.
Così il modello ingressi-uscite rappresenta il sistema dal punto di vista
degli ingressi, dei confini e delle uscite; il modello predittivo
rappresenta la relazione che lega le uscite agli ingressi; il modello a
blocchi rappresenta le parti che costituiscono il sistema ecc.
La nostra mente è in
grado di comprendere e di studiare sistemi anche molto complessi, solo
grazie ad un continuo procedimento di astrazione e di semplificazione. Si
consideri ad esempio la guida di un'auto in mezzo al traffico cittadino. Si
tratta in effetti di un problema di formidabile difficoltà, dal momento che
il cervello del guidatore riceve dagli occhi e dalle orecchie una grande
quantità di stimoli e di informazioni diverse. Non tutte queste informazioni
sono utili per la guida: si pensi ad esempio alle insegne dei negozi ai lati
della strada o al colore delle altre auto o al rumore dei motori. La maggior
parte delle percezioni sensoriali che giungono al cervello del guidatore
viene scartata, mentre l'attenzione si concentra su pochi particolari
essenziali: la direzione della strada, la velocità della propria auto, la
posizione degli altri veicoli, i semafori, i segnali stradali, il suono
della sirena di un'eventuale ambulanza. Come è facile capire da questo
esempio, la guida nel traffico cittadino si basa su una serie di
semplificazioni e di scelte operate dal nostro cervello all'interno di una
realtà molto più complessa.
Viceversa un quadro che rappresenta un paesaggio non è un modello, pur essendo semplificato e astratto (anche se non si tratta di pittura astratta, ogni dipinto si discosta più o meno dalla realtà - non fosse altro, per il fatto che la pittura è bidimensionale mentre la realtà ha tre dimensioni!), in quanto manca di operatività (non serve per operare sul paesaggio). Invece una carta geografica è un modello, poiché non si limita a descrivere, ma consente di effettuare operazioni (es. calcolare un itinerario o la distanza fra due luoghi).
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