ELEMANIA
Sistemi - Uscite e ingressi
Uscite del sistema

Il secondo passo nell’applicazione del metodo sistemico consiste nella scelta delle uscite del sistema.  

Per uscita si intende ciò che l’osservatore è interessato a studiare del sistema.


Si noti come la scelta delle uscite sia del tutto arbitraria, in quanto dipende esclusivamente dall’osservatore. Ad esempio nel caso della barca, l’osservatore potrebbe essere interessato a studiare la velocità della barca, oppure la sua rotta o ancora la temperatura sotto coperta. Quelle elencate costituiscono tutte uscite possibili del sistema barca.

Ingressi

Una volta scelti il confine e le uscite di un sistema, è possibile individuare gli ingressi del sistema stesso. 

Gli ingressi sono le azioni che il mondo esterno esercita sul sistema e che influenzano i valori delle uscite.

Naturalmente per poter identificare gli ingressi, è necessario stabilire prima ciò che appartiene al sistema e ciò che invece fa parte del mondo esterno, poiché altrimenti non sarebbe possibile capire quali sono le azioni esercitate dall’esterno sul sistema.

Prima di individuare gli ingressi bisogna dunque scegliere il confine del sistema. Si supponga per esempio di voler studiare l’ebollizione dell’acqua in una pentola posta su un fornello a gas acceso. Se scegliamo come confine del sistema la superficie esterna della pentola, allora possiamo considerare come ingresso il calore ceduto dal fornello alla pentola: infatti il fornello fa parte del mondo esterno e dunque il calore prodotto dal fornello costituisce un’azione del mondo esterno sul sistema. Se però decidiamo di ampliare il confine del sistema, in modo da includervi dentro, oltre alla pentola, anche il fornello che la riscalda, allora il calore che il fornello cede alla pentola non può più essere considerato un ingresso, in quanto il fornello appartiene al sistema e non al mondo esterno. Piuttosto si potrà assumere come ingresso in questo caso il flusso di gas che alimenta il fornello.

Anche la scelta delle uscite influisce però sulla determinazione degli ingressi: infatti il metodo sistemico non richiede che si prendano in considerazione tutte le azioni del mondo esterno sul sistema, ma solo quelle azioni che possono influire sulle uscite scelte. Ad esempio nel caso della barca, si supponga di aver scelto come uscita la velocità della barca. Le azioni del mondo esterno sul sistema sono molteplici: ad esempio la forza del vento, l’attrito esercitato dall’acqua sullo scafo, la temperatura dell’acqua e quella dell’aria (dalle quali dipende la temperatura nella barca) ecc. Tuttavia, fra gli ingressi elencati, solo i primi due (forza del vento ed attrito dell’acqua) sono significativi al fine di determinare l’uscita scelta. Infatti la temperatura dell’acqua e quella dell’aria non influiscono (almeno in prima approssimazione) sulla velocità della barca. Naturalmente la scelta degli ingressi sarebbe del tutto diversa, scegliendo come uscita la temperatura sotto coperta nella barca.

Ingressi significativi e non significativi

Dal momento che la determinazione degli ingressi dipende dalla scelta del confine e dalla scelta delle uscite del sistema e dal momento che tali scelte di confine ed uscite sono in gran parte soggettive (cioè dipendono notevolmente dall’osservatore e non solo dalle caratteristiche “oggettive” del sistema studiato), possiamo facilmente concludere che anche la determinazione degli ingressi è un’operazione soggettiva ed in gran parte arbitraria.

Tale soggettività viene ulteriormente accentuata dal fatto che non tutti gli ingressi che possono in teoria avere influenza sull’uscita vengono di solito presi in considerazione, ma solo quelli che sono ritenuti significativi, cioè importanti. Ad esempio nel caso della barca, se un gabbiano si posa in cima all’albero, questa certamente è un’azione del mondo esterno sul sistema ed, in linea di principio, potrebbe influire sull’uscita scelta (la velocità della barca). Tuttavia tale influenza è probabilmente minima e possiamo ragionevolmente decidere di trascurarla, cioè di non considerare il gabbiano come un ingresso del sistema (ingresso non significativo). In altri casi più complessi, la decisione di tenere conto oppure di trascurare un certo ingresso potrebbe essere meno immediata ed in generale essa dipende solo dalla scelta soggettiva dell’osservatore, il quale decide in base al grado di precisione dello studio che vuole effettuare.

Risultati immagini per barca a vela forze

Ad esempio, dovendo studiare un amplificatore elettronico, la temperatura ambientale certamente influisce sulle prestazioni dell’amplificatore e ne può far variare il guadagno e la tensione di uscita. Tuttavia, se non si vuole un grado di precisione molto elevato, in prima approssimazione è di solito possibile trascurare l’influenza della temperatura esterna sull’amplificatore, cioè si può non includere la temperatura esterna fra gli ingressi del sistema. Nel caso del sistema barca possiamo ad esempio considerare come ingressi significativi la forza del vento che spinge la vela e la forza di attrito esercitata dall'acqua sullo scafo.

 

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