ELEMANIA
Sensori - Analogici e digitali

Sensori analogici e digitali

Un sensore viene detto analogico se la grandezza elettrica prodotta in uscita varia con continuità in risposta alla variazione della grandezza di ingresso. Per esempio l'AD590 è un sensore analogico, in quanto produce in uscita una corrente di valore proporzionale alla temperatura misurata. In un sensore di tipo analogico l'uscita può assumere in generale infiniti valori all'interno di un dato intervallo (range): per esempio l'AD590 misura temperature comprese fra -55 °C (218 °K) a +150 °C (423 °K), fornendo in uscita una corrente compresa fra 218 µA e 423 µA.

Viceversa in un sensore digitale i valori possibili in uscita sono limitati. Nel caso più semplice, quello dei cosiddetti sensori on-off, i valori in uscita possono essere soltanto due. Un esempio di sensore on-off è costituito dai cosiddetti sensori di prossimità, i quali rilevano la presenza di un oggetto o il raggiungimento di un determinato livello di liquido in un serbatoio. Per esempio nei cosiddetti sensori a barriera, un emettitore di luce e una fotocellula sono accoppiati per rilevare la presenza o l'assenza di un ostacolo intermedio:

sensore a barriera

Altri sensori digitali sono più complessi. Per esempio l’encoder tachimetrico è costituito da un disco forato, che ruota con il corpo di cui si vuole controllare la velocità, e da un generatore di segnale formato da un LED e un fotosensore allineati. La rotazione del disco fa sì che la luce emessa dal LED raggiunga il fotosensore quando uno dei fori si posiziona fra il LED e il fotosensore stessi. Il segnale di uscita generato sarà pertanto un treno di impulsi, di frequenza proporzionale alla velocità di rotazione. 

Encoder tachimetrico

La distinzione fra i due tipi di trasduttori, analogici e digitali, è importante in quanto le tecniche di trattamento del segnale prodotto dal sensore sono notevolmente diverse nei due casi. In parole semplici, il segnale prodotto da un sensore digitale può essere trattato direttamente da un circuito digitale: per esempio un dispositivo logico, un contatore oppure una scheda di acquisizione per computer.

Viceversa i segnali prodotti dai sensori analogici devono essere trattati da circuiti analogici (filtri, circuiti di condizionamento, amplificatori). In seguito essi potranno eventualmente essere convertiti digitalmente (con convertitori analogici-digitali) e quindi trattati ulteriormente con elettronica di tipo digitale.

 

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