ELEMANIA
Segnali - Segnali periodici
Segnali periodici e aperiodici

Un altro modo di classificazione per i segnali consente di suddividerli in:

I segnali periodici sono caratterizzati da un parametro, il periodo (solitamente indicato con la lettera T maiuscola) , che si misura in secondi e che rappresenta l'intervallo di tempo dopo il quale il segnale si ripete identico:

Il reciproco del periodo si chiama frequenza (solitamente indicata con la lettera f minuscola) e si misura in Herz (Hz):

f = 1/T

Osserviamo, per inciso, che, sebbene il concetto di segnale periodico sia un'utile astrazione, nel campo dei segnali reali non esistono segnali veramente periodici. Infatti questi segnali, in teoria, dovrebbero ripetersi identici in ogni periodo e ciò dovrebbe accadere su tutto l'asse dei tempi. Qualunque segnale reale però ha un istante di inizio ed un istante di fine: si pensi ad esempio ad un generatore di sinusoidi, il quale comincia a produrre una tensione sinusoidale quando viene acceso e smette quando viene spento. Pertanto nessun segnale reale è mai perfettamente periodico, dal momento che esso non può ripetersi sempre, ma solo entro un intervallo di tempo limitato.

Altre grandezze significative dei segnali periodici

In un segnale periodico si definiscono altre grandezze importanti:

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