ELEMANIA
Digitale - Condizioni di indifferenza
Un esempio di circuito logico per il controllo del flash di una fotocamera

Supponiamo di voler rappresentare mediante una tabella di verità il funzionamento del flash di una fotocamera digitale. Mediante un apposito selettore il flash può funzionare nei seguenti modi:

Selettore flash fotocamera

Queste tre selezioni rappresentano altrettanti ingressi del nostro circuito logico. Adottiamo qui la convenzione di rappresentare col valore logico 1 l'attivazione del corrispondente ingresso e col valore logico 0 lo stato di ingresso disattivato. Per esempio A=1 significa che il flash automatico è attivato; A=0 vuol dire che il flash automatico è disattivato.

Inoltre la fotocamera è dotata di un sensore di luce L che misura l'intensità della luce ambientale (L=0 significa luce insufficiente, L=1 significa luce sufficiente).

Usando le precedenti informazioni possiamo compilare la seguente tabella di verità, dove U è l'uscita che rappresenta il flash (U=1 vuol dire flash acceso, U=0 vuol dire flash spento):

L S F A U
0 0 0 0 X
0 0 0 1 1
0 0 1 0 1
0 0 1 1 X
0 1 0 0 0
0 1 0 1 X
0 1 1 0 X
0 1 1 1 X
1 0 0 0 X
1 0 0 1 0
1 0 1 0 1
1 0 1 1 X
1 1 0 0 0
1 1 0 1 X
1 1 1 0 X
1 1 1 1 X

Esamineremo fra un attimo il significato delle X presenti nella tabella precedente. Per adesso commentiamo brevemente le altre righe.

Come si è detto, il valore 1 sull'uscita U corrisponde all'accensione del flash. Il flash si accende (U=1) quando il selettore forzato F è attivo (F=1) oppure quando il flash è in automatico (A=1) e la luce ambientale è insufficiente (L=0).

Viceversa il flash rimane certamente spento (U=0), quando il selettore spento è attivo (S=1)oppure quando il flash è in automatico (A=1) e la luce ambientale è sufficiente (L=1).

Il simbolo della X e le condizioni di indifferenza

Consideriamo adesso le X nella precedente tabella di verità. Esse rappresentano condizioni di indifferenza o, semplicemente, indifferenze. Un'indifferenza sta ad indicare un valore di uscita che può essere indifferentemente 1 oppure 0, senza che ciò cambi le funzioni del circuito.

Come è possibile che l'uscita possa essere indifferentemente 0 oppure 1. Consideriamo per esempio la prima riga della precedente tabella di verità:

L S F A U
0 0 0 0 X
0 0 0 1 1
0 0 1 0 1
0 0 1 1 X
0 1 0 0 0
0 1 0 1 X
0 1 1 0 X
0 1 1 1 X
1 0 0 0 X
1 0 0 1 0
1 0 1 0 1
1 0 1 1 X
1 1 0 0 0
1 1 0 1 X
1 1 1 0 X
1 1 1 1 X

Questa riga dice che se non c'è luce ambientale sufficiente (L=0) e se nessuno dei selettori è stato attivato (S=0, F=0, A=0), allora il flash può essere indifferentemente acceso o spento (U=X). La ragione di questa scelta, che potrebbe a prima vista sembrare bizzarra, è che, per come è fatto il selettore del funzionamento del flash sulla fotocamera, è impossibile che nessuna delle modalità (S,F o A) sia attivata.

Per le stesse identiche ragioni, tutte le righe in cui ci sono due o tre fra S, F e A contemporaneamente a 1, sono indicate con un'indifferenza in uscita. Per esempio:

L S F A U
0 0 1 1 X

indica la condizione impossibile in cui F e A siano attivi insieme (flash forzato e in automatico).

Uso delle indifferenze per semplificare la sintesi della tabella

Supponiamo ora di voler trovare l'espressione logica che realizza la tabella precedente. Cercando le righe in cui U=1 e applicando la sintesi AND-OR abbiamo facilmente:

L'espressione logica in forma canonica si ottiene facendo la somma (OR) dei mintermini trovati:

U = L.S.F.A+ L.S.F.A + L.S.F.A

Possiamo semplificare la precedente espressione logica raccogliendo S.F.A dagli ultimi due termini ed eliminando in tal modo L. Abbiamo dunque:

U = L.S.F.A+ S.F.A = S. (L.F.A+ F.A )

In questo modo però abbiamo implicitamente trattato le indifferenze X presenti in tabella come se fossero degli zeri: infatti non le abbiamo considerate nella nostra sintesi AND-OR.

Tuttavia, siccome le indifferenze indicano valori che possono essere indifferentemente scelti 0 oppure 1 (tanto le corrispondenti condizioni non si verificheranno mai), possiamo attribuire un valore 1 alle indifferenze indicate qui sotto:

L S F A U
0 0 0 0 X→1
0 0 0 1 1
0 0 1 0 1
0 0 1 1 X→1
0 1 0 0 0
0 1 0 1 X
0 1 1 0 X
0 1 1 1 X
1 0 0 0 X
1 0 0 1 0
1 0 1 0 1
1 0 1 1 X→1
1 1 0 0 0
1 1 0 1 X
1 1 1 0 X
1 1 1 1 X

In questo modo la corrispondente espressione AND-OR diventa:

U = L.S.F.A+ L.S.F.A + L.S.F.A + L.S.F.A + L.S.F.A + L.S.F.A

Ora raccogliamo fra i diversi termini:

U = L.S.F.(A+A) + L.S.F.(A+A) + L.S.F.(A+A)

da cui:

U = L.S.F + L.S.F + L.S.F = L.S.(F+F) + L.S.F = S.(L+ L.F)

Infine possiamo applicare il teorema dell'assorbimento 2 al termine fra parentesi:

U =  S.(L + F)

Come si vede abbiamo ottenuto un'espressione logica molto più semplice di quella di partenza, aggiungendo degli 1 alla tabella di verità in corrispondenza di alcune indifferenze.

Riassumendo: le condizioni di indifferenza X rappresentano combinazioni degli ingressi che non possono mai verificarsi. Di conseguenza è possibile attribuire alle X un valore 0 oppure 1, a seconda di ciò che consente di semplificare meglio l'espressione logica.

 

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