Semplificando un po', un tipico e generico convertitore DAC può essere rappresentato nel seguente modo:
Vediamo ora brevemente il significato dei diversi termini che compaiono nello schema precedente, tenendo presente che i convertitori commerciali spesso hanno un numero maggiore di segnali di ingresso/uscita, che tali segnali sono spesso in logica negata (cioè sono attivi sul livello basso invece che sul livello alto) e che i nomi usati non sono standard:
Si noti (a differenza di quanto visto per gli ADC) l'assenza di segnali di temporizzazione: le conversioni sono attivate dal cambiamento dei valori binari in ingresso (cambiamento che avviene con una frequenza uguale alla frequenza di campionamento).
Se il DAC ha uscita in corrente, normalmente tale corrente dev'essere convertita in una tensione. Per ottenere ciò può essere sufficiente una resistenza di conversione collegata in uscita:
oppure un operazionale usato come convertitore corrente-tensione:
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